Con i risultati pubblicati nella giornata di oggi, American Express (NYSE:AXP) non riesce a convincere gli operatori economici, con le azioni che in pre-market stanno perdendo più del 3%. L’Earning Per Share del primo trimestre ha superato le aspettative con un dato di $ 2,74 contro la previsione di $ 1,60. Non danno sicurezza i ricavi che sono pari a $ 9,06 miliardi rispetto ai $ 9,21 miliardi previsti. La divisione Global Merchant e Network Services ha registrato una riduzione del revenue da $ 551 milioni a $ 414 milioni (-24% circa).
Gli analisti di American Express ritengono sopravvalutate le sue azioni
Oltre alle aspettative sui ricavi di American Express deluse, le azioni risultano sottovalutate sotto l’aspetto dei multipli di mercato. Il trio dei multipli che tra poco esporrò danno visione di sopravvalutazione del titolo. Il P/E risulta pari a 39x contro l’11.2x della media industriale. Dal punto di vista contabile la società, secondo gli analisti, vale 5.2x volte rispetto al patrimonio contabile. La media settoriale di questo multiplo è pari a 1.7x. Il PEG risulta superiore al valore 1 ed è pari a 1.8x.

Per la società leader nel settore dei sistemi di pagamento, di prevedono ottime prospettive di crescita. Infatti si prevede una crescita del 22% degli utili in un orizzonte temporale annuale. Per i Ricavi si stima una crescita dell’11,8%. Comparati con quelli industriali, si evince una crescita maggiore per la società oggetto dell’articolo.

La situazione finanziaria presenta alcune criticità. La società risulta molto indebitata con un rapporto di indebitamento pari al 197,5%. Lato positivo è che negli ultimi cinque anni la percentuale si è ridotta dal 257,3%. I flussi di cassa operativi della società risultano molto bassi, il cui ammontare non riesce a coprire il debito in essere.
Avvio negativo per American Express, con azioni al ribasso

Il pre-market ha condannato American Express con le azioni che all’apertura già perdono più del 3%. Come già accennato prima, i risultati non hanno convinto gli operatori economici, con il fatturato della divisione Global Merchant e Network Services in crollo in questo trimestre.
A marzo 2020, dopo una corsa inarrestabile, la pandemia colpisce duramente con una perdita del 51% circa. Adesso il valore del titolo ha superato il massimo pre-covid registrando il mese scorso
Il suo massimo storico a $ 151,46. Ovviamente il prezzo ha risentito di questa zona arretrando a $ 142,08. Dall’RSI emerge che la zona di ipercomprato è molto vicina, provocando tensione sul titolo. Per poter capire le sorti di American Express, bisogna attendere una rottura settimanale del massimo storico.
Approfondimenti
Azioni Intel ed attesa per i risultati del Q1 2021