Dalla presentazione dei risultati delle azioni Eni (BIT:ENI) si evince che il suo dividendo dipenda dallo scenario di prezzo del brent. Dal prezzo minimo del brent di $ 43 si potrebbe avere un dividendo di $ 0,36. Con uno scenario ottimista con prezzi del brent a $ 60 o superiore si parla di un dividendo di $ 0,75. Il dividend Yield, in base al prezzo attuale può oscillare tra il 3,5% ed il 7,28%, percentuale quest’ultima molto superiore rispetto alla media industriale (4,4%).
Azioni Eni e dividendo al di sotto dell’industria
Prima di parlare nel dettaglio delle azioni Eni e del suo possibile dividendo futuro, si descrive la situazione dei suoi indicatori fondamentali. Studiando i multipli di mercato, la società mostra una sopravvalutazione rispetto al prezzo attuale.
Iniziando dal solito Price/Earnings, la sopravvalutazione risulta ovvia. Il valore del multiplo è negativo e pari a -4.3x rispetto al 13.1x della media industriale. Il Price/Book Value risulta leggermente superiore nei confronti della media industriale (1x vs 0.9x). Per via del P/E negativo, il PEG non risulta misurabile.

La ripresa dell’economia, con l’aumento dei vaccini contro il Covid, spingono al rialzo le previsioni sui risultati di Eni. Si prevede una grandissima crescita degli utili nel prossimo orizzonte temporale annuale del 44,8% contro il 34,5% dell’industria in cui opera. In misura inferiore, gli analisti prevedono una crescita dei ricavi del 10,4%, leggermente superiore al 9,5% dell’industria energetica.

Secondo i dati del 2020 la situazione finanziaria della società presenta delle criticità. L’indicatore per eccellenza (Debt/Equity) risulta pari al 71,1%, in aumento rispetto a cinque anni fa la cui percentuale era del 48,4%. Il lato positivo è che sia l’attivo a breve che a lungo sono maggiori rispetto alle relative passività.
Tornando al dividendo, il dividend yield attuale risulta pari al 3,5%, di poco più basso rispetto alla media industriale del 4,4%. Ma alla luce di ciò che si è detto nel primo paragrafo, nei prossimi tre anni le azioni Eni puntano a distribuire un dividendo tale da far arrivare il dividend yield al 6,4%.
Il programma di accelerazione verso la decarbonizzazione della propria attività potrebbe far risparmiare molti milioni alla società, potendo disporre di maggiori flussi di cassa.
Analisi grafica delle azioni Eni

Le azioni Eni con il loro possibile dividendo non riescono a spingere il prezzo verso i livelli pre-covid. Con il crollo causato dalla pandemia, Eni ha perso su ogni azione il 56% circa del loro valore toccando € 6,26 rispetto a € 14,418 di gennaio 2020. Nonostante la piccola ripresa dopo quel minimo, il prezzo tocca il suo minimo post-pandemia a € 5,726.
A distanza di qualche mese il prezzo supera i massimi registrati nei mesi di marzo e giugno 2020. Il prezzo rompe al rialzo la curva verde (media a 180 periodi), segnale molto importante.
Bisogna anche considerare che questa settimana il prezzo si ritrova con un ribasso di poco superiore all’1% rispetto alla settimana precedente. Molto probabilmente il cauto ottimismo che sta guidando i mercati può far arrivare il valore alla media a 60 periodi (curva rossa). Li si avrà la prova della forza rialzista del titolo.
Approfondimenti
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