Nella giornata di oggi il CDA approverà i risultati del 2020 che interesseranno le azioni FILA (BIT:FILA). Nell’ultima pubblicazione dei risultati, la società ha mostrato ricavi inferiori alle aspettative (€ 163,85 milioni contro € 166,47 milioni) ed un EPS uguale a € 0,24 in aumento rispetto a € 0,05 dichiarato il 5 agosto 2020. Le aspettative sui risultati potrebbero non essere rispettate a questo giro per via della pandemia che ha scombussolato tutte le strategie aziendali.
Situazione finanziaria critica per le azioni FILA
La situazione finanziaria delle azioni Fila presenta non pochi problemi di sostenibilità a lungo termine. Infatti, il rapporto tra l’indebitamento totale ed il capitale risulta pari alla bellezza del 165,8%. Il suddetto rapporto risulta in aumento negli ultimi cinque anni di attività con una base del 53,9%. I flussi di cassa operativi non sono tali da poter sostenere il debito in pancia all’azienda. Nulla varia analizzando l’Interest Coverage ratio pari a 1.8x.
Analizzando i principali multipli di mercato, il P/E mostra, a differenza del PEG e del P/BV, la sopravvalutazione del titolo. Questo rapporto risulta pari a 43.8x rispetto alla media industriale del 18.4x. Il P/BV ha un valore inferiore rispetto al settore (1.3x vs 2.8x). Anche il PEG, come il Price/Book Value, mostra una sottovalutazione, con un valore di 0.8x

Contrariamente a ciò che si evince preliminarmente dai multipli di mercato, le prospettive di crescita lasciano ben sperare in una ripresa del titolo. Gli analisti prevedono una crescita degli utili della società del 54%, mentre l’industria risulta in crescita del 26,1%. Viceversa nel caso della crescita dei ricavi, pari al 6,1% per Fila contro 7,2% dell’industria.

Fase ribassista dominante su azioni FILA

Dal 2018 le azioni Fila stanno attraversando un periodo ribassista che ha fatto scendere il prezzo del titolo da € 20,38 a € 15,70, massimo pre-pandemia. Dopo la dichiarazione del primo lockdown il prezzo crolla a € 6,41. Ma il minimo relativo è stato toccato ad ottobre 2020 a € 5,91.
Da quel punto il prezzo ha rimbalzato arrivando a € 10,00. Il prezzo sembra aver risentito del livello di prezzo a € 10,23 massimi registrati nel marzo del 2014. Quindi questo livello di prezzo ha svolto già in passato il ruolo di resistenza.
Su time frame giornaliero, la media a 60 periodi ha incrociato al rialzo quella a 180 periodi, segnale tecnico di acquisto. Per eccedere in prudenza, si può attendere una rottura settimanale di € 10,23.
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