Questa settimana l’andamento delle azioni Atlantia (BIT:ATL) ha avuto un esplosione al rialzo. Complici dell’aumento del prezzo sono stati la presentazione del piano industriale e la proroga da parte del consorzio formato da CDP Equity S.p.A., Blackstone Infrastructure Advisors L.L.C. e Macquarie Infrastructure and Real Assets. Il 5 febbraio il CDA si riunirà per analizzare la richiesta di proroga.
Fondamentali che non rispecchiano l’andamento di mercato delle azioni Atlantia
Come si legge dal titolo, i fondamentali analizzati non sembrano sostenere l’attuale andamento delle azioni Atlantia. Il P/E risulta negativo a -10.5x rispetto al 19.9x dell’industria di riferimento. Il P/BV ha un valore corrispondente a 2.2x contro l’1.8x della media industriale. Il PEG non è misurabile per via del P/E negativo.

Ciò che ha colpito nell’analisi sono le prospettive di crescita della società pubblicate dagli analisti. Si prevede nel prossimo anno una crescita degli utili del 61,2% rispetto al 59,8% della media industriale. Percentuale molto inferiore riguarda la crescita dei ricavi, attestandosi a 8,2% contro il 7,7% dell’industria.

Secondo gli ultimi dati di bilancio disponibili, il rapporto Debt/Equity risulta pari al 412,8%, valore altissimo e difficile da sostenere. Il rapporto negli ultimi cinque anni il rapporto è aumentato di tre volte circa, partendo da 164,3%. I flussi di cassa operativi non sono in grado di sostenere il debito ed i suoi costi. L’Interest Coverage Ratio non può essere misurato dato che anche il reddito operativo è negativo.
Analisi grafica azioni Atlantia

Dopo il massimo nel novembre del 2017, si constata l’andamento negativo delle azioni Atlantia. Infatti, inizia un importante declino del prezzo, arrivando a € 16,93 nel settembre del 2018. Successivamente c’è stata una ripresa fino ad € 24,95 nell’agosto del 2019. Nella settimana dello scoppio della pandemia e le prime chiusure totale il titolo ha perso il 53% del suo valore. tornando ai giorni nostri, il prezzo soffre la zona ad € 16,185 dimostrandosi una forte resistenza. Infatti, nella seconda metà dell’anno scorso, questo livello è stato testato varie volte senza mai sfondare al rialzo.
Dopo la proroga e la presentazione del piano industriale, il titolo ha guadagnato circa il 22%, provando probabilmente a rompere la zona di prezzo precedentemente detta.
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