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Fine della corsa rialzista per le azioni Salesforce?

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Fine della corsa rialzista di lungo termine per le azioni Salesforce nonostante una trimestrale positiva? Oppure è il preludio di un ritracciamento di breve/medio termine?

Salesforce (NYSE:CRM) è stata fondata nel 1999 da un ex dirigente di Oracle e da diversi sviluppatori di software il cui core business è la fornitura di soluzione di cloud computing aziendale con un attenzione particolare alla gestione delle relazioni con i clienti.

Nonostante una quota di mercato inferiore al 30% la società Salesforce può ancora crescere visto che al momento il mercato in cui opera è altamente frammentato che però continua a crescere anno dopo anno.

Inoltre, l’azienda non dipende da una semplice fonte di ricavo ma ha sapientemente diversificato la revenue. È un importante punto di forza.

Discreti fondamentali per le azioni Salesforce

I fondamentali sono croce e delizia per la società, con alcuni valori molto positivi ma altrettanti negativi.

Tra i dati negativi vi sono quelli indicati dagli indicatori di redditività che confermano la sopravvalutazione delle azioni Salesforce.

Indicatori di redditività Salesforce vs settore software

Altro dato negativo è la prospettiva di crescita, buona per quanto riguarda il fatturato (15.8% vs 12.9%) ma assolutamente negativa per quanto riguarda gli utili (-7.8% vs 14%).

Questo dato conferma uno dei più grandi punti deboli della società che nonostante sia grande, genera margini inferiori alla media.

Comunque, la società non è nuova a queste “oscillazioni” negative degli utili, riprendendosi alla grande l’anno successivo della perdita registrata l’anno prima.

Il dato positivo riguarda la situazione finanziaria, molto rosea. Difatti, l’azienda presenta un Debt/Equity del 7% ma è da menzionare una forte diminuzione negli ultimi 5 anni, passando dal 28.2% all’attuale 7%.

Come raccomandano gli analisti le azioni Salesforce?

Gli analisti si pongono fiduciosi riguardo il titolo Salesforce, stimando un apprezzamento nel medio/termine tra il 18.1% e il 42.6% dal prezzo attuale a 241,28$, visto anche il consensus medio (33 su 44) BUY.

Nonostante una tendenza di lungo termine rialzista, è ben evidente graficamente che l’attenzione è rivolta verso un eventuale ritracciamento di breve/medio termine che potrebbe ritestare i 200$.

I due target di medio/lungo termine sono rispettivamente a 285$ e 344$.

Approfondimento

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Flavio Ferrara
Flavio Ferrara
Educatore Finanziario AIEF 2021 (n°iscrizione 772). Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari. Laureato in Scienze Economiche, ha frequentato diversi corsi di specializzazione tra i quali un Master in Corporate Finance e un corso in Value Investing.

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