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Situazione cruciale per le azioni Atlantia

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In questi giorni le azioni Atlantia (BIT:ATL) sono sull’altalena borsistica in quanto c’è il nodo di come CDP (Cassa Depositi e Prestiti) dovrà acquisire l’88% di ASPI (Autostrade per l’Italia).

L’offerta vincolante arriverà sul tavolo di Atlantia entro lunedì 19 ottobre. Si parla di una proposta di € 8 miliardi che CDP non potrà sostenere da sola. Dovrà affiancarsi ad altri investitori istituzionali, anche stranieri.

Situazione finanziaria molto fragile per le azioni Atlantia

Prima di parlare dell’oggetto del titolo, ci possono dare un’importante indicazione gli economics delle azioni Atlantia.

Le prestazioni passate sono state disastrose per Atlantia, registrando un -19% su base quinquennale degli utili rispetto al settore delle infrastrutture che registrano una percentuale positiva, +2,9% ed un -246% degli utili nell’ultimo anno rispetto al -47% del medesimo settore.

Secondo gli analisti le prospettive di crescita della società sono molto positive. Infatti si prevede una crescita annuale degli utili del 65% contro il 52% del settore ed una crescita dei ricavi pari a quella del settore (7,9%).

Il multiplo di mercato P/E di Atlantia sta in territorio negativo (-9.7) contro 18.1 del settore. Artefice i risultati negativi dell’ultimo trimestre noto (Aprile – Giugno 2020). Il P/BV è pari a 2, valore superiore rispetto all’1.4 del settore di appartenenza. Situazione dal punto di vista dei multipli indicanti una sopravvalutazione delle azioni Atlantia.

Atlantia ha elevati debiti nel suo bilancio, con un debt/equity ratio pari al 393%. Questo rapporto, si nota, che negli ultimi cinque anni è più che raddoppiato dal 165%.

Analisi grafica azioni Atlantia

L’andamento delle azioni Atlantia mostra una lateralizzazione su timeframe settimanale tra € 16,02 e € 13,27. La settimana del 13 luglio aveva rotto al ribasso con un enorme gap, ma il prezzo si è poi ripreso ritornando nella fase laterale.

Nel medio/lungo termine il prezzo sta attraversando una forte fase ribassista iniziata nel maggio 2018 con un massimo pari a € 28,6. Per adesso è opportuno monitorare la lateralizzazione del titolo in quanto si potrebbe assistere ad alta volatilità dipendente dall’esito della cessione di ASPI a CDP.

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