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Si può ancora guadagnare con le azioni Adobe?

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Si può ancora guadagnare con le azioni Adobe (NasdaqGS:ADBE) dopo l’ottima performance degli ultimi 2 mesi del titolo? Occorre fare diverse considerazioni, soprattutto per le pubblicazioni degli utili di oggi 11 giugno che potrebbe dar ragione agli analisti che stimano un ulteriore apprezzamento.

Adobe è la più famosa società di software creativi per privati, piccole e medie imprese, il cui prodotto di punta è Creative Cloud, un servizio in abbonamento che consente al cliente di scaricare e accedere alle ultime versioni dei suoi prodotti.

Fondata nel 1982 a San Jose, in California, distribuisce i suoi prodotti attraverso una rete di rivenditori, integratori di sistemi o direttamente ai clienti aziendali.

Una società molto solida

Puntare su azioni Adobe vuol dire puntare su una società molto solida, leader nel suo settore e con ancora margini di crescita. Ci sono comunque alcuni aspetti da monitorare per non incorrere a brutti scherzi sul mercato.

Il primo aspetto da considerare è il suo fair value a 278,28$ che, causa effetto coronavirus, mostra una sopravvalutazione del 46% rispetto al prezzo attuale a 399,47$.

A supporto della sopravvalutazione vi sono anche gli indicatori di redditività che mostrano valori superiori rispetto al settore.

Indicatori di redditività Adobe vs Settore

La solidità di Adobe è data prima di tutto dal punto di vista finanziario, con un Debt to Equity al 39,3%, un valore nella norma, e da un’ottima Posizione Finanziaria Netta (gli asset di breve termine coprono sia i debiti di breve che quelli di lungo termine).

Dal punto di vista della previsione di crescita, dopo un’ottima performance negli ultimi 5 anni, superiore al settore, gli analisti stimano un passo indietro riguardo gli utili.
Infatti, si prevede un fatturato a 13,6% contro un 12,1% mentre un utile netto al 6,4% contro un 17,3%.

Si può ancora guadagnare con le azioni Adobe?

Dal punto di vista grafico sembra che il movimento rialzista abbia finito la sua corsa, potrebbe iniziare una correzione di breve termine.

È ben evidente la fine della corsa per il movimento rialzista, data le due false rotture di 411,07$ e 399,90$.

Diversi analisti sostengono la tesi di un possibile target ribassista di breve a 350$ ed in seguito un target rialzista nei prossimi 12 mesi a 450$, possibile visto che il consensus medio di 16 analisti su 27 è BUY.

Approfondimento

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Flavio Ferrara
Flavio Ferrara
Educatore Finanziario AIEF 2021 (n°iscrizione 772). Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari. Laureato in Scienze Economiche, ha frequentato diversi corsi di specializzazione tra i quali un Master in Corporate Finance e un corso in Value Investing.

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