Si sono fatti attendere, ma finalmente l’attesa è stata ripagata: la decima generazione dei processori Intel (NasdaqGS:INTC) è arrivata. Processori che entreranno prepotentemente a competere nel settore del gaming che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale (un mercato da 152 mld di $ nel 2019).
Intel è la famosa società americana, fondata nel 1968 a Santa Clara (California), produttrice di processori, componenti di rete e soluzioni hardware per professionisti e aziende.
La svolta green sarà l’arma vincente di Intel nel lungo termine?
Da molti anni la società ha intrapreso una politica di responsabilità d’impresa in diversi settori: lavoro, parità di genere, energia e ambiente.
A lungo termine questo, oltre all’entrata in un nuovo settore (gaming), contribuirà a migliorare i fondamentali per la società tech e di conseguenza ad un’esplosione al rialzo a Wall Street.
Buoni fondamentali per Intel
Nonostante la sopravvalutazione del 13% rispetto al prezzo attuale, l’indicatore di redditività P/E mostra un valore notevolmente inferiore rispetto al settore: 11.6x vs 32.5x.
Altro punto di forza è la previsione di crescita in ottica dell’entrata nel settore gaming, gestito dall’AMD e Nvidia.
Caratteristica del suddetto titolo azionario, è la capacità di avere un ROE per la maggior parte delle volte superiore rispetto al settore.

Infine, la società ha una discreta situazione finanziaria (ma in via di miglioramento), con un Debt to Equity al 51,6%, un livello considerato accettabile e asset di breve termine che coprono solamente i debiti finanziari di breve termine. Da menzionare uno dei pochi nei, negli ultimi 5 anni il Debt to Equity è passato dal 24,1% al 51,6%.
Gli analisti stimano un roseo lungo termine
Negli ultimi mesi la view di lungo termine sta passando da una visione di attesa ad una di acquisto, con un apprezzamento del prezzo stimato nei prossimi 12 mesi che potrebbe arrivare al 47% dal prezzo attuale.
Dal punto di vista grafico è ben evidente la volontà del titolo di riprendere la tendenza rialzista, con i primi accenni di esso nella rottura della breve fase laterale (dopo aver millimetricamente toccato i minimi del 2019) e tentativo di oltrepassare la resistenza a 62,77$.
Obiettivo di lungo termine stimato dagli analisti di Wall Street a 90$.
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