Il cable (GBPUSD) si sta muovendo alla stessa stregua delle valute appartenenti al gruppo G10.
In particolare, a partire dall’ultima decade del mese di marzo, la major ha evidenziato diversi momenti di debolezza testando per diverse volte la zona di demand tra 1.2260 ed 1.2220, ma in nessuna occasione l’area in oggetto è stata definitivamente rotta.
Nell’ultima ottava, abbiamo assistito ad un maggiore debolezza della sterlina nei confronti delle altre valute appartenenti al gruppo delle G10, in particolare alle altre majors, in quanto:
– i problemi legati ai colloqui commerciali post Brexit, tra i negoziatori dei due blocchi, europeo ed inglese;
– le strategie di uscita utilizzate dal governo inglese dal blocco europeo; la possibilità di ulteriori riduzioni dei tassi di interesse della BoE pesano negativamente sulla sterlina.
Inoltre, il neo Governatore della BoE, Andrew Bailey, durante una conferenza via webinar, ha messo in evidenza il suo scetticismo sullo l’uso di ricorrere ai tassi di interesse negativi ed ha anche suggerito che molto probabilmente la banca inglese difficilmente farà ricorso ad un prolungamento del Quantitative Easing.
Analisi tecnica di medio termine.
Dalle indicazioni generali sul sentiment di cui sopra, la view futura per le prossime settimane del cable resta ribassista, ed in particolare da una view daily sembra che questo finale di ottava sia indirizzato alla rottura definitiva della zona di demand (area celeste) ed al break out del livello annuale a 1.21639, già testato chirurgicamente durante la sessione del 07 aprile, dove al di sotto tale supporto potrebbero verificarsi perdite di posizioni del cable con primo step il supporto annuale a 1.19576, ed a seguire i successivi supporti a 1.17513; 1.16218 ed 1.14140 quest’ultimo il minimo del 2020 raggiunto il 20 marzo